Dopo il recente G20 dedicato all’emergenza ambientale, rainews riporta i punti principali della dichiarazione finale dei leader, tra i quali se ne legge uno che non promette nulla di buono per l’imprenditoria: “accelereremo le nostre azioni su mitigazione, adattamento e finanza, riconoscendo l’importanza fondamentale del raggiungimento di zero emissioni di gas a effetto serra a livello globale o della neutralità carbonica entro o intorno la metà del secolo”.
Certo, l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica è l’unica strada per salvare il pianeta, ma ciò comporterà un vero e proprio calvario per gli imprenditori, che dovranno trovare un equilibrio tra il costoso impegno della sostenibilità e le logiche competitive del mercato
Sono infatti le industrie, in questo scenario, ad essere sotto l’occhio del ciclone per sprechi e consumi. In tutta risposta, le aziende del mondo occidentale si stanno mostrando più sensibili sul tema, lo vediamo dai sempre più crescenti impegni a sostengno di produzione etica e riciclo.
Non sorprende più trovare negli scaffali dei negozi lampadine a basso consumo energetico, carta dove prima c’era la plastica, packaging biodegradabili che riportano slogan a favore del riciclo e dei bassi consumi di produzione.
Tra le grandi iniziative, vale la pena menzionare:
Mcdonald’s con il suo programma di plastic-free:
Coca Cola Company e le sue nuove bottiglie in plastica 100% riciclata:
Nike con la sua scarpa green:
Ma basta guardarsi intorno per constatare come la società dei consumi si stia dirigendo sempre più in questo trend.
Se all’occhio del consumatore, sono queste le iniziative che fanno apparire le aziende sostenibili, non bisogna tralasciare il fatto che anche gli aspetti più apparentemente insignificanti nella catena di produzione e approvvigionamento hanno un impatto importante nella lotta allo spreco delle risorse.
Non solo materie prime quindi, ma anche procedure e corretta gestione delle risorse all’interno di un’ impresa fanno la differenza e in questo contesto, potrebbe sembrare paradossare, ma un ruolo da protagonisti lo giocano anche i carrelli elevatori.
L’impatto ambientale dei carrelli elevatori
Considerato il loro ampio utilizzo, giocano un ruolo vitale nella catena di approvvigionamento in continua evoluzione e nella missione globale di preservare il nostro pianeta e tutte le sue risorse.
I carrelli elevatori sono essenziali per la nostra economia, l’industria e il Paese. Le aziende oggi sono più consapevoli del riscaldamento globale e hanno implementato strategie per ridurre il modo in cui le loro operazioni danneggiano l’ambiente.
Piccole azioni possono fare una grande differenza e tutti noi siamo chiamati a migliorare i processi sia fuori che all’interno dei luoghi di lavoro.
Prima di entrare nel dettaglio però, ci piace ricordare le parole del noto economista Will Nordhaus, che negli anni 70 sostenne quano segue:
“Se la temperatura climatica media contnuerà ad aumentare, il danno del riscaldamento globale sarà irreversibile.”
Oggi nel 2021 queste parole suonano ancora molto attuali e più vere che mai.
“Se non apportiamo cambiamenti consapevoli nel modo in cui influiamo oggi sul clima…” diceva sempre allora Nordhaus, “...è probabile che il nostro futuro vedrà temperatre sempre più secche e più calde, portando a uno stato continuo di siccità e terre a rischio di incendi boschivi”.
A fronte di questo scenario drammatico che pian piano si sta rivelando, quali decisioni consapevoli possono prendere oggi gli imprenditori e i dipendenti per dare un contributo positivo con le attrezzature per la movimentazione dei materiali?
Ci sono accorgimenti che ogni azienda può iniziare ad intraprendere per ridurre le emissioni di carbonio dei carrelli elevatori, eccone alcuni:
Spegni il carrello quando non lo usi
Quella che potrebbe sembrare una cosa ovvia, in realtà non lo è, almeno non per tutti. Risulta infatti che molto spesso per velocizzare alcune operazioni, i conducenti lascino il carrello elevatore acceso e incustodito. Oltre ad essere causa di incidenti (pertanto vietata dalle normative) è uno spreco di energia inutile al pari di lasciare luci o apparecchi elettronici inutilmente accesi.
Prestare attenzione alle fonti energetiche
Tutti i carrelli elevatori alimentati a carburante non possono considerarsi ecologici. Esistono naturalmente alcuni tipi di carburante che producono più emissioni di CO2 di altri, ma a conti fatti, possiamo serenamente affermare che non esiste un carburante “migliore” di un altro in termini di emissioni.
Dal punto di vista delle emissioni di C02, il carrello elettrico ha la meglio, ciò non toglie però, che in alcune circostanze di lavoro, il carrello elettrico non è in grado di supportare la stessa potenza di un carrello alimentato a benzina.
Questo ci dice quindi che la scelta dell’alimentazione non è sempre così libera, non ha senso acquistare la soluzione più ecologica possibile se poi non è in grado di far fronte al lavoro per il quale è stato acquistato.
I carrell a motore, possono lavorare ininterrottamente per intere giornate senza dover effettuare il cambio o il caricamento della batteria, di contro però, possono essere utilizzati solo negli spazi aperti e hanno costi maggiori dati dal consumo di carburante.
L’opzione più ecologica varia a seconda delle applicazioni e in alcuni casi potrebbe essere, ad esempio, un diesel.
Prediligi i carrelli elettrici
La scelta più ovvia è senzaltro quella di provilegiare carrelli elevatori con motore elettrico perché non creano emissioni nocive.
Le batterie sono a “ciclo profondo” (chiamate anche deep cycle, concepite per scaricare a fondo periodicamente la propria capacità prima di ricaricarsi) e durano un’intera giornata di lavoro.
Va detto anche però, come accennato sopra, che sono limitate ai tipi di carichi e alle superfici in cui possono operare e gestire.
In ogni caso, i carrelli elevatori elettrici rispetto a quelli alimentati a diesel, hanno una serie di altri vantaggi ambientali:
- Richiedono meno manutenzione e meno sostituzione di parti usurate rispetto a un muletto con motore diesel o GPL.
- Le loro prestazioni sono altamente programmabili, quindi i parametri possono essere impostati con il risparmio energetico come priorità e gli operatori possono essere “costretti” a guidare in modo economico e sicuro.
- Portano con sé un grande vantaggio economico. E’ noto a tutti che il carburante ha un costo maggiore dell’energia elettrica, stimato a circa +50%
- Rispetto ai carrelli elevatori a combustione interna, quelli elettrici sono più versatili, possono essere infatti impiegati su tutte le superfici di lavoro, sia all’interno che all’esterno
Per l’intralogistica, dove non è possibile utilizzare carrelli elevatori a motore diesel, a causa del gas di scarico che andrebbe ad intasare l’ambiente chiuso, le batterie sono per ora l’unica opzione.
Inoltre, i carrelli elettrici più avanzati sono dotati di intelligenza. Ciò consente di configurare le impostazioni delle prestazioni perfette per raggiungere l’equilibrio tra economia e produttività che si desidera.
Significa anche che nel corso degli anni puoi configurare il tuo carrello per soddisfare le mutevoli esigenze, piuttosto che scaricarlo nell’ambiente e acquistarne uno nuovo.
A questo proposito, leggi il nostro articolo sui carrelli intelligenti [link]
Ottimizza la manutenzione
Oltre all’energia necessaria per alimentare il carrello, tra i maggiori costi vi sono le spese di manutenzione e riparazione.
C’è un detto che dice, “chi più spende meno spende” e mai concetto fu più vero.
Acquistare un muletto realizzato con componenti di qualità e quindi durevoli, a discapito di un modello economico che richiede sotituzioni regolari, più tempo di assistenza e lunghi periodi di fuori servizio nell’area di riparazione, ha senso dal punto di vista economico ed ecologico
E’ consigliato prediligere tecnologie a basso tasso di usura come i freni a disco in bagno d’olio, che sono praticamente esenti da manutenzione. Vale anche la pena pensare alla scelta di caratteristiche che riducano il costo dell’usura eccessiva o dei danni accidentali.
Ad esempio, in alcune applicazioni un indicatore del peso del carico e un indicatore dell’altezza di sollevamento aiuteranno gli operatori a evitare di superare accidentalmente la capacità residua di sicurezza del carrello.
Un sistema tecnologico applicato al carrello, sarà in grado di avvisarti quando sarà il momento di effettuare la revisione, il cambio gomme etc. etc. e questo comporterà avere un carrello elevatore sempre al massimo delle prestazioni e azzerando le manutenzioni straordinarie.
Conclusione
I carrelli elevatori, dato il loro ampio utilizzo, abbiamo imparato, giocano un ruolo importante nella lotta allo spreco e al ricircolo delle materie prime.
Nel mondo delle auto siamo abituati ormai da diversi anni a sentir parlare di veicoli ecologici, oggi anche i mezzi di lavoro impiegati nelle industrie iniziano ad avere sempre più importanza nel contenere il riscaldamento globale.
I carrelli elevatori sono dotati di valutazioni e informazioni sulle emissioni e sull’impatto ambientale, assicurati di chiedere sempre al tuo fornitore di carrelli elevatori tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole.
Oggi le macchine sono sempre più intelligenti, e come abbiamo visto, anche i carrelli elevatori si stanno dotando di sistemi in grado di registrare dati e trasmetterli in tempo reale a un sistema in grado di rielaborarli per restituire le informazioni necessarie ad organizzare al meglio il lavoro in ottica di efficientamento di gestione ed energetico.
Questa è la direzione di SIS Safety, che cerca di coniugare i benefici dell’industria 4.0 al mondo della logistica all’interno delle aziende.
Sarà infatti di prossimo lancio il nuovo modello di SIS 4.0, di cui ti parleremo a breve.