MUORE SCHIACCIATO DAL MULETTO. LA PROCURA: ACCUSA DI OMICIDIO COLPOSO E SEQUESTRO DEL MEZZO

I numeri delle morti, causate dai carrelli elevatori, fanno rabbrividire: il 2020 e il 2021 hanno registrato (fonte INAIL) un calo delle morti generali sul lavoro a causa della pandemia, a non calare però, è l’incidenza delle morti causate dai carrelli elevatori, non solo in Italia. Gli imprenditori italiani sottovalutano troppo spesso i rischi legati al carrello elevatore ed i numeri confermano la gravità delle conseguenze di questo atteggiamento così leggero, da parte di chi dovrebbe invece prevenire un problema così diffuso.

Indagini in corso sulla dinamica

L’uomo, un imprenditore ciociaro che avrebbe compiuto di lì a poco 60 anni, è stato investito da un muletto ora posto sotto sequestro. A risultargli fatale, è stato l’impatto e il peso del veicolo che hanno causato un trauma da schiacciamento del torace. Sembra che il 51 enne alla guida del veicolo, abbia investito in maniera accidentale l’uomo che si trovava a transitare dietro il carrello.

Non è noto se il veicolo fosse dotato di un sistema acustico atto a segnalare la presenza di ostacoli, che avrebbe potuto salvargli la vita. Sono ora in corso le indagini a cura dei carabinieri e del personale del Dipartimento di prevenzione del lavoro dell’Asl di Latina volte ad accertare anche eventuali omissioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli operatori del 118 accorsi sul luogo dell’incidente, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Una tragedia che si poteva evitare

Un carrello elevatore può arrivare a pesare più di tre tonnellate ed è in grado di raggiungere una velocità di 16 Km/h nonostante i 6 Km/h massimi consentiti per legge.

Questi mezzi sono di grande aiuto nei vari comparti delle aziende ma, come abbiamo visto, restano da sempre fonte di grave pericolo per gli operatori e le persone che si trovano nei paraggi del veicolo. Quali siano state le cause esatte della morte dell’imprenditore in visita al centro demolizioni non lo sappiamo, diversi saranno gli aspetti su cui si concentreranno gli investigatori. Ciò che invece sappiamo con esattezza sono le regole di utilizzo del carrello elevatore, una fra tutte la necessità di manovrare il carrello elevatore in spazi ampi, non dimentichiamo che questi mezzi sono a trazione posteriore, pertanto servirà ampio spazio per sterzare.

Leggendo i fatti, è molto probabile che una delle cause della morte dell’uomo sia stato lo scarso spazio a disposizione all’interno del centro ricambi. Inoltre, le aree di manovra del carrello non devono mai essere improvvisate, il carrello deve transitare all’interno di una “pista” di movimento, entro la quale può spostarsi all’interno dell’area.  Allo stesso modo, i pedoni che transitano nella zona del carrello, devono essere informati dell’eventuale passaggio del veicolo.

Vanno evitati movimenti veloci e improvvisi, i pedoni potrebbero camminare o sostare su uno dei lati ciechi (dietro il veicolo). A nessuno dovrebbe essere permesso di stare in piedi o camminare in prossimità del carrello o sotto o sopra le forche, sia che siano vuote o cariche di materiale.

Quando è il carico ad uccidere

Prima di procedere con la sollevazione del materiale, è necessario avere bene a mente qual è la sua capacità massima di sollevamento delle forche, trascurare questa informazione può causare ribaltamenti. Non è raro infatti leggere di tragedie come quella avvenuta nel bolognese, dove un uomo è morto sul colpo dopo che il carrello elevatore che stava guidando si è ribaltato, facendogli cadere addosso il carico, costituito a quanto pare dal componente di un macchinario che l’operaio stava spostando. L’incidente questa volta è avvenuto in uno degli stabilimenti di un’azienda specializzata in progettazione di stampi e lavorazioni meccaniche di precisione.

Non sappiamo se, al momento della tragedia, l’uomo stesse guidando il muletto o se fosse sceso dal mezzo, forse per sistemare il pesante carico che si era spostato. Banale ma non scontato, la dichiarazione sempre dell’OSHA che ribadisce la necessità di “non sovraccaricare le forche più di quanto consentito”.

Sappiamo infatti che molti degli incidenti si verificano a causa delle cadute accidentali dei carichi che cadono addosso alle persone circostanti, questo non sempre è dovuto ad un carico con peso oltre il consentito, ma anche all’errato posizionamento dei carichi all’estremità alle forche, invece che vicino all’abitacolo, dove garantisce un bilanciamento più stabile. Il carico deve reggersi bene e se necessario fissato prima di spostare il veicolo, mentre le forche devono essere posizionate il più in basso possibile per avere una maggiore stabilità e protezione. Non bisognerà mai viaggiare con forche sollevate e/o inclinate in avanti.

Aspetto spesso sottovalutato, è quello di trasportare materiale o pallet non in stato ottimale, evitare quindi qualsiasi tipo di trasporto in decomposizione, deformati o danneggiati che potrebbero rompersi o sgretolarsi. Se il carico ostruisce la visuale è consigliato avvalersi di un operatore aiutante che possa guidare da terra il veicolo tra eventuali ostacoli, ove non è possibile impiegare due figure, un sistema di anticollisione sarà fondamentale per evitare gli impatti.

Gli strumenti salvavita: i sistemi anti collisione

La tragedia di Spigno Saturnia, così come quella del bolognese e le altre decine avvenute solo quest’anno, non devono far abbassare la guardia agli imprenditori e i responsabili della sicurezza nelle aziende. Per proteggere i dipendenti e la flotta, è bene accertarsi che i dipendenti siano adeguatamente istruiti e che la zona di lavoro sia correttamente segnalata e priva di ostacoli che possano essere causa di incidenti. A supporto delle regole qui sopra, è importante mettere in guardia i conducenti dai potenziali pericoli in tempo reale, tramite avvisi sonori e visivi.

I sistemi anticollisione di SIS Safety, aiutano a garantire la massima sicurezza perché possono essere applicati in tutti i settori industriali con movimentazione merci, dal Pharma alla Logistica. Nel caso di un avvicinamento con un pedone, il sistema, montato sul carrello elevatore in piena autonomia o con l’assistenza da remoto del nostro personale tecnico, avvisa immediatamente il conducente mediante un sensore ad ultrasuoni con segnalazioni luminose ed acustiche di intensità crescente mano a mano che ci si avvicina agli ostacoli. SIS, che è presente da anni sul mercato dei sistemi anticollisione per mezzi industriali, mette a disposizione le sue conoscenze tecniche e le soluzioni brevettate negli anni a disposizione di chiunque abbia la necessità di proteggere persone, l’azienda e i materiali/prodotti.

Scopri come andremo a diminuire il tuo profilo di rischio chiamando il numero +39 0342 60 50 11 oppure scrivendo il tuo messaggio a info-sis@cypag.com

leggi il blog

Scarica la guida per mettere in sicurezza i carrelli elevatori

Sistemi Attivi

Sistemi Passivi

altri sistemi